Come stelo mi piego e ti raggiungo, angelo nel tuo inferno, demone di un perverso paradiso.

... Non si scappa dai propri Desideri ...

Come Pioggia mi Bagni,Avido Sogno che sferza e non fa male.

Ultima

Miele

“Ciò che rende utile la corda, e le consente di svolgere innumerevoli lavori, è il nodo; una corda, infatti, che non si annodi, non serve a niente. È nel nodo che la corda racchiude tutte le sue funzioni, sia pratiche sia simboliche: nel nodo la corda vive, lavora e comunica”

Morbida, ruvida, dolce e pungente… oggetto del desiderio, trofeo di vittoria. Riconosciuta fin da subito come familiare possiede il mio stesso profumo. Stretta sul polso ha fatto brillare per un momento tutto il mio spirito.

Miele.

“È il miele delle mie vene che rende il sangue mio più denso e anche l’anima mia più silenziosa”

Brat.

“Signorina mi provochi ed ecciti come una puttana? Non ti vergogni?”

– momento di silenzio alzando lo sguardo ed incrociando il suo –

“Dovrei, Signore?”

– Il sorriso si allarga illuminandomi il volto –

Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime.

“Apri la bocca”

“Ogni volta che ti sento parlare vorrei possederla”

“I tuoi occhi, quel tuo sguardo, fanno venire voglia di farti male”

Frasi che rimbombano in testa, mantra che deflagrano diretti nella pancia.

Nasce la voglia di dire sì a tutto ciò che propone, perdendo ogni forma di controllo.

Non sono mai stata particolarmente masochista ma lui fa nascere in me desideri sconvolgenti.

Supplico di essere colpita, sento bruciare la pelle insieme all’orgoglio. Ardo nella vergogna di desiderare d’essere travolta. Trovarmi schiacciata tra voglia di ubbidire e provocarlo a tal punto da farmi lasciare i segni.

Non so dove nasca in me questo spirito, non mi è mai appartenuto, credo che sia sua la colpa.

“quei suoi occhi, Signore, mi fanno venire voglia di sentire dolore”

Vuoto a rendere

Sarò la tua brava ragazza, sarò dolce ed educata, sottomessa e devota, sarò tutto ciò che, come Padrone, desideri. Accoglierò i tuoi desideri come fossero i miei, acconsentirò a donarti ogni centimetro del mio corpo affidandoti il mio spirito. Sarò la tua brava ragazza. Sarò tua.

Oppure no.

Sarò ribelle e viziosa, sfiderò la tua autorità, ti dimostrerò che ogni cosa che credi di possedere è ciò che io ho deciso di donarti, sarò cattiva e capricciosa, esigente e spocchiosa solo per incorrere nelle tue punizioni.

Sarò la tua cattiva ragazza. Sarò tua.

Oppure no, sarò nulla, un vuoto a rendere.

Non c’è niente di più ingannevole di un fatto evidente

Puoi negare quanto vuoi, allontanare ogni tentazione, fuggire da quel sussurro che fa vibrare la tua pelle ma quando meno te lo aspetti, proprio quando hai abbassato la guardia per un impercettibile momento, arriva in piena guancia quella sberla emotiva, secca, che ti riporta davanti agli occhi cosa ti neghi ogni singolo giorno.

Ci puoi fare poco brucia la pelle come febbre violenta, ti fa rabbrividire ed avvampare: sei una fenice che risorge dalla cenere.

Ti ritrovi sottomessa ai tuoi desideri mentre cerchi di tornare padrona della tua quiete.

Come ossigeno puro accanto ad una fiamma.

Toccami con le tue dita e trattienimi.

Sii padrone di ogni sospiro e scolpiscine il ritmo, guidami fino a lasciarmi ansante, viva.

Sono una tua creatura, irriconoscibile ai più, ma mai così vera.

Sussurro

“I tuoi capelli sono fatti per essere sconvolti.”

Le tre D

La lettera del giorno sarà la D. 

Il perché è molto banale, non c’è nulla di meglio che svegliarsi al mattino dopo un sogno tumultuoso, con la pelle rovente. 

È stato un sogno? Sarà una premonizione?

Ho sempre sostenuto che per quanto accantoniamo i nostri desideri a causa della routine o della mancata occasione, questi troveranno un modo loro per palesarsi. 

I desideri vogliono vivere. Sempre. 

Così come in altri risvegli gli occhi sono ancora umidi di emozione e voglia di tornare là dove tutto è così reale pur non essendolo, e tutto è così facilmente  realizzabile.

Rimangono solo i segni sulla pelle, figli dei desideri. Suoi, miei.
Ecco tutto ciò che ho e che ho sempre voluto. 

Desideri, Devozione, Disciplina. 

  
“La differenza tra quello che desideriamo e ciò che temiamo è appena più spessa di una ciglia”

Della sensibilità e di tutto ciò che ne consegue. 

“Sono così, sai, le persone sensibili.Sentono il doppio, sentono prima.Perché, esattamente un passo avanti al loro corpo, cammina la loro anima.” Serena Santorelli

È un viaggio meraviglioso quello alla scoperta della sensibilità, si nutre di piccoli gesti, sguardi e sospiri.
Si può iniziare solamente dalla superficie e, per addentrarsi nelle pieghe dello spirito, ci vuole cautela ma anche una grande dose di intraprendenza. 
Questa non sembra mancare mai.
Una volta che si sono scoperte le sensibilità più intime solo allora si può avere la completa padronanza della situazione. 
In un momento anche il dolore che si tende ad allontanare istintivamente diviene delizia. 
Un sapore così dolce da creare dipendenza. 

  
Chissà poi chi mai avrà insegnato a leccar così bene anche le dita?

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Ti aspetto

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Alcuni “ti aspetto” sono così pieni di desiderio che vorresti azzerare la distanza in un battito di ciglia.

Alcune aspettative sono così alte che chi le conserva rischia di fare un salto in un abisso così profondo che il tonfo finale riecheggerebbe per anni.

Io aspetto, senza aspettative.