Come stelo mi piego e ti raggiungo, angelo nel tuo inferno, demone di un perverso paradiso.

Che bel sole…

Che bella sensazione le tue mani sulla mia pelle…

Quanto ho aspettato questo momento, lo sai tu e lo so io… è stata un’attesa che n’è valsa la pena, è bello sentirti dentro di me, vivo e vitale… è deliziosa la sensazione del calore che bagna la mia carne per la voglia di te…

Sono una fragola matura, squarciata da un morso… il pube languido che riposa umido sotto la stoffa leggera dell’abito, che secerne a gocce, lungo la linea delle cosce,aperto, e voglioso,il suo pieno di liquido vischioso e bianco, il mio latte.

Mi hai voluta così oggi…mi hai voluta in questo ritaglio di tempo, desideroso delle mie labbra, avvolto dalle tue voglie che prendono forma dentro e fuori di me.

Sono quì che ti guardo, la tua cagna accalorata,nel pieno del suo estro…Sono il tuo albero, in mezzo a quelli che ci circondano, un’albero nodoso ed ogni rugosità della mia corteccia è un pensiero impudico; oltrepassi ogni mio limite, quì in questi campi che ci circondano.Un diaframma divengono i miei occhi, finestre dagli scuri socchiusi, graffi il mio corpo con le tue voglie ruvide e appagnanti. Ti piace ascoltare il mio ansimare, circondati dal nulla, avvolti unicamente da tutti i rumori e gli odori dolci di questo inizio primavera. È bastato poco perché le estremità carnose s’aprissero al tocco leggero di dita esperte.Le tue. Sei come il vento bizzarro e dispettoso di marzo: che sfoglia e scarta i petali dei fiori appena sbocciati e ne disperde poi, nell’aria, il polline giallo e farinoso.

Mi hai voluta così, in questo pomeriggio, li sento ancora i colpi del frustino sulle mie natiche, bramavo che tu volessi provarlo… la mia pelle increspata dall’aria frizzante reagisce violenta al colpo inferto, facendomi mugolare…Tu mi guardi ed io mi disciolgo… Tu mi sorridi e io mi surriscaldo… Tu mi tocchi ed io brucio… Tu tiri fuori da me esattamente quello che vuoi… Tu Vieni,  Mi Guardi, Mi Sorridi,  Mi Tocchi…Sono la tua Puttana presa in un prato di campagna… Mi sono sciolta, surriscaldata, bruciata….Sono solamente fuoco… mi ci hai portata tu in questo punto, fino a quando non  hai voluto soffocare le mie fiamme con il tuo desiderio…La mia bocca è divenuta la tua casa, solo quella desideravi… solo quella ti sei preso…sotto questo fresco sole, me l’hai scopata..la bocca.. mi hai raschiato la gola a forza di colpi….mi hai inondato con il dolce nettarino che pulsava nella mia testa già da tempo…ancora prima che ce lo schizzassi tu…

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Mi sarei fatta prendere da te in ogni apertura te in quel prato,violentata consensualmente, sapevi che ti volevo dentro, lo sentivi, chiaramente…sadicamente mi hai lasciato a desiderarlo….Le hai viste le mie lacrime pungenti sciogliersi sulle mie guance man mano che affondavi nella gola, mi hai visto trattenere i conati…le mie cosce spalancate percorse un fioco dolore che su spande sul resto del corpo.

Per te, mi sento bella, per te,sono lucente come la più luminosa fra le stelle.

Lo sai che dentro me c’è la voglia ribelle di chiudere quest’onta surreale di eccitazione che hai, nel farmi male. Godi nell’acquietarla ..Non lo voglio più…non ti voglio più…. lo voglio… ti voglio…. ti voglio ancora… di più… è questo che vive la schiava dentro di me, impossibilità di scendere dalla discesa nella perversione,perchè  le tue mani mi ci portano sempre più giù ,perchè  io mi riscopro ogni volta la tua cagna in calore.

Lo sento il  rumore delle tue dita quando entrano a forza dentro la mia figa, fanno male…fammi male…mi eccita. I tuoi occhi che osservano i miei gemiti; il tuo corpo che freme quando stringi il mio seno;Raggiungi l’apice del mio tormento a poco a poco, attraversandomi per un momento la schiena…il sedere…come troietta che freme di piacere. Lo vorrei dentro,sentirlo mio.Lo sogno immenso…lo cerco intenso…lo voglio vero..e invece tu mi dai quello in gomma..mi scopi con quello. Sciacquettano le mie labbra mentre schizzo sul sedile della macchina… un desiderio costante, lui…il tuo seme…dentro di me…mi accontenti,sul palato…il tuo sapore, il tuo odore, così familiari,così succulenti… Uno, due, tre colpi di frenetica passione nelle mie labbra ed il mio cuore si accende d’emozione, ancora una volta ho ceduto alla tentazione  di non farmene scappare neanche una goccia,

In questo prato, pieno di fango…

ho bevuto di te, mi hai riempito la gola…

e io la tua ingorda schiava, l’ho bevuto tutto…

3 Risposte

  1. sei brava a descrivere la tua voglia di essere donna un saluto nazzareno

    6 aprile 2011 alle 20:06

    • Tua

      grazie, sono contenta che ti piaccia come scrivo…

      7 aprile 2011 alle 14:48

  2. frammentidipassione

    sarebbe un delitto disperderne anche solo una goccia.
    Silvia

    27 marzo 2011 alle 20:29

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